Gino Strada: Emergency testimone scomodo

Data di pubblicazione: 
Sunday 11 April 2010
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Emergency di Roberto Bonzio

MILANO (Reuters) - Emergency è un testimone scomodo delle sofferenze subite dai civili nella guerra della coalizione a guida Nato contro i talebani. Un testimone che, con l'arresto dei tre cooperanti italiani accusati di complotto, il governo afghano intende eliminare. Lo ha detto oggi Gino Strada, fondatore e presidente dell'associazione umanitaria.
"Vogliono togliere di mezzo un testimone scomodo", ha detto Strada in una conferenza stampa nella sede milanese dell'associazione.

Emergency è attiva nell'ospedale afghano di Lashkar-gah, nella provincia di Helmand, dove ieri tre suoi operatori sanitari italiani, Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani -- un medico, un infermiere e un tecnico della logistica -- sono stati prelevati.
Strada ha definito questo "un rapimento" e non un arresto, per l'assenza a suo giudizio di tutele e una formulazione esplicita di accuse ai tre operatori.

"La priorità è ora quella di portare in sicurezza queste persone", ha aggiunto Strada. Ma ha sottolineato che Emergency è stata testimone delle sofferenze subite dai civili nella guerra della forza a guida Nato contro i talebani. E ha denunciato il fatto che molti feriti dei bombardamenti si sono visti negare l'accesso all'ospedale.

"Non è stato aperto nessun corridoio umanitario, queste azioni chiaramente contrarie al diritto internazionale vengono effettuate quotidianamente dalle cosiddette forze della coalizione, di cui il nostro Paese fa parte", ha affermato Strada.
L'Italia sta partecipando alla missione Isaf della Nato in Afghanistan con circa 3000 soldati, dislocati in province diverse dall'Helmand.

Al bliz nell'ospedale, ha detto Emergency nel corso della conferenza stampa, hanno partecipato assieme ad agenti afghani alcuni militari britannici dell'Isaf.
"Queste cose vengono fatte da quel governo (di Hamid) Karzai che le forze della coalizione sono lì a difendere. Forze italiane che proteggono e difendono il governo che arresta i medici italiani... che si permette di dichiarare guerra a un ospedale che per anni è stato testimone scomodo. E allora conviene toglierlo di mezzo", ha detto Strada.

Emergency auspica che il governo italiano faccia tutto il possibile per tutelare i tre fermati e che l'opinione pubblica si mobiliti a loro sostegno.
L'ambasciatore italiano in Afghanistan, Claudio Glaentzer, ha incontrato oggi i tre connazionali in una struttura del ministero dell'Interno afghano nella provincia di Helmand e ha detto che stanno bene, come ha riferito un portavoce della Farnesina.

I tre volontari sono stati accusati di avere partecipato ad un complotto per assassinare il governatore dell'Helmand, Gulab Mangal. Nell'ospedale, ha detto un portavoce del governatore, sono state trovate pistole, granate e due cinture esplosive. Accuse che Emergency ha definito "grottesche".

Emergency è presente in Afghanistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità, una rete di 28 centri sanitari. A Lashkar-gah gestisce dal 2004 con un centro chirurgico per vittime di guerra, che in questi anni ha curato oltre 66mila persone.

L'organizzazione si era ritirata provvisoriamente dal paese nel 2007 in segno di protesta per l'arresto di uno dei suoi dipendenti che aveva fatto da mediatore con i talebani, per ottenere da loro la liberazione di un giornalista italiano tenuto in ostaggio.