Dal Mondo

Video - Guerra ed informazione: quale narrazione?

Data di pubblicazione: 
Sunday 07 August 2016

Catastrofe umanitaria ad Aleppo

Premesso che secondo il nostro modesto parere i ribelli al governo di Damasco, data la grave situazione in atto, farebbero meglio  a deporre le armi ed a mettere fine a questa inutile quanto tragicissima guerra civile, che è costata ormai un'enormità di sangue, riportiamo comunque l'appello di Amnesty International per fermare i bombardamenti perchè NON E' GIUSTO che a pagare il maggiore prezzo di sangue sia sempre proprio la popoolazione civille inerme, innocente, stremata anche dalla fame...

International Press Agency (sito)

venerdì 29 luglio 2016  - Amnesty International

L’annuncio del ministro...

Data di pubblicazione: 
Wednesday 12 August 2015

Diritti e criminalità in Messico

Riportiamo il seguente articolo sul Messico, realtà drammatica della quale si parla ben poco.

[Traduzione a cura di Benedetta Monti, dall’articolo originale di David Crow pubblicato su openDemocracy] Il Messico sembra trovarsi davanti ad un bivio: combattere il crimine oppure proteggere i diritti di chi è accusato di averlo commesso? Da quando il presidente Felipe Calderón, nel 2006, ha dichiarato guerra alla droga, circa 95.000 messicani sono stati uccisi e altri 25.000 scomparsi fino al 2012. Nel frattempo, il governo messicano, nel 2008, ha attuato una riforma della giustizia penale per codificare le norme...

Data di pubblicazione: 
Thursday 28 August 2014

Origini della crisi Ucraina. Le responsabilità di Hollande e Merkel

Per comprendere meglio la vicenda ucraina proponiamo questo articolo di Aldo Giannuli che risale a pochi mesi fa.

Non credo di essere accusabile di preconcetto spirito di schieramento e credo di averlo dimostrato sulla questione venezuelana, dove non ho risparmiato critiche al governo chavista ed espresso molta comprensione verso gli studenti che lo contestano (anche in dissenso conun mio amico e  mio collaboratore). Qui le cose stanno diversamente e, per una volta, premetto una dichiarazione di schieramento all’analisi che cercherò di fare (peraltro mantenendo, per quanto
possibile, l’...

Data di pubblicazione: 
Saturday 19 July 2014

“Israele non vuole la pace”

Seguiamo con piacere il suggerimento pubblico dato da Moni Ovadia di leggere (e quindi diffondere) l'articolo seguente del noto intellettuale ebreo Gideon Levy.

"L’atteggiamento di rifiuto è intrinseco alle convinzioni più radicate di Israele. Qui risiede, a livello più profondo, il concetto che questa terra è destinata solo agli ebrei. Il dato di fatto più evidente è il progetto di colonizzazione. Fin dalle sue origini, non c’è mai stato una più attendibile o più evidente prova inconfutabile delle reali intenzioni di Israele. Gerusalemme, 9 luglio 2014, Nena News – Israele non vuole la pace. Non c’è niente di...

Data di pubblicazione: 
Monday 11 November 2013

Svizzera: referendum sull'equità dei salari.

 Il 24 novembre in Svizzera si voterà un referendum per limitare il divario tra lo stipendio più alto e quello più basso in una stessa azienda. Il referendum vorrebbe introdurre delle modifiche nella Costituzione basate sul principio dell’1:12: e cioè che nessuno possa guadagnare in un mese più di quanto in un anno guadagnano i dipendenti meno pagati nello stesso ente o stessa azienda, sia pubblica che privata. Vengono anche disciplinate le eccezioni, per quanto riguarda il salario delle persone in formazione, degli stagisti, delle persone con posti di lavoro protetti e sull’applicazione al lavoro a tempo parziale...

Data di pubblicazione: 
Sunday 03 November 2013

Disastro ambientale in Ecuador, ma l'Aja assolve la Chevron

Qualcuno l'ha definito come il più grande danno ambientale della storia, superiore ai disastri BP nel Golfo del Messico e ai danni della prima Guerra del Golfo nel Persico. Sappiamo per certo quello che ci dicono i fatti e le sentenze: in Ecuador la Texaco è stata responsabile di oltre 16,8 milioni di barili dispersi nella foresta amazzonica, con oltre 1 milione di ettari disboscati, danni incalcolabili alla vegetazione, inquinamento delle falde acquifere e danni alla salute di diverse generazioni. Dopo un lungo iter, nel Novembre 2012, la Corte di Sucumbios in Ecuador ha condannato la Chevron (che intanto nel...

Data di pubblicazione: 
Thursday 15 August 2013

Massacro in Egitto

Il precipitare della situazione in Egitto obbliga tutte le persone di buona volontà alla riflessione ed alla denuncia aperta. Per questo Alternativ@Mente pubblica il seguente articolo che ci sembra illuminante anche se, forse, per certi versi,  persino troppo equilibrato. Enrico Del Vescovo.

di Alfonso Gianni

Come già nel caso della Siria - ci fermiamo qui senza retrocedere oltre per carità di patria - il mondo osserva attonito e impotente i nuovi massacri in atto in Egitto. Diversi cercano di fornire interpretazioni che servano da guida per...

Data di pubblicazione: 
Monday 01 April 2013

India: l'industria locale potrà produrre il farmaco anti-cancro low-cost della Novartis

di Enrico Del Vescovo.

Da parecchi anni ormai le industrie multinazionali farmaceutiche sono in causa con l'industria locale dei paesi del Sud del mondo per la questione dei brevetti. Un caso eclatante è senza dubbio quello che ha opposto la multinazionale svizzera Novartis contro una industria locale in India. L'ANSA riporta oggi la notizia che la Corte Suprema  indiana ha respinto il ricorso dell'industria farmaceutica svizzera relativo al brevetto del  farmaco anti tumore. I giudici hanno deciso che l'industria locale ha il diritto di produrre il medicinale Glivec come farmaco  a basso costo in...

Data di pubblicazione: 
Wednesday 10 October 2012

Il rogo di Karachi ( Pakistan): 300 lavoratori morti e nessuno ne ha parlato.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

di Debora Lucchetti

Senza trasparenza, nessuna giustizia per la vittime del rogo di Karachi L'11 settembre scorso: quasi 300 lavoratori morirono per l'incendio di una fabbrica tessile in Pakistan, la Ali Enterprises. Solo un mese prima l'impresa aveva ottenuto la "prestigiosa" SA8000: l'ente italiano Rina "certificava" la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. A un mese dalla tragedia, però, non si è fatta luce sulla vicenda né sono stati resi pubblici i nomi dei fornitori.